domenica 5 gennaio 2014

La Pasquetta dell'allegria

Le strade del centro storico, quasi per incanto, si sono riempite questa sera di suoni, canti e voci per la Pasquetta. Una tradizione che sembrava inesorabilmente destinata a spegnersi e invece sta trovando un numero crescente di proseliti. Chitarra, fisarmonica, tamburelli, tromba, maraca, di tutto di più, e soprattutto la gioia che infonde il canto di uomini, donne, grandi e piccini per annunciare che "già è nato il gran Messia". Dopo questo omaggio alla piazza tutti a disperdersi per la città per bussare alle porte degli amici per cantare a squarciagola chiedendo "un gallinaccio, o salsicce, o sanguinaccio, o prosciutto o mortadelle, o buon cacio o scamorzelle" con la minaccia di non andare via "se di doni non ne avremo". Le nostre belle tradizioni da conservare e preservare, la ricchezza di una comunità che riscopre un'identità comune anche con la Pasquetta, la sera della vigilia dell'Epifania.

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