venerdì 3 gennaio 2014

Due anni fa lo Sceriffo

Sono trascorsi già due anni da quando Vincenzo ha deciso di andare via. Un infarto fulminante lo ha lasciato a terra senza vita nella sua casa di Bitonto. A maggio avrebbe compiuto 53 anni. Una persona affettuosa e disponibile che colmava, con la sua generosità unica e gratuita, la mancanza di chi chiama cultura il non aver proseguito negli studi superiori. Vincenzo conosceva come andavano le cose del mondo per gli anni trascorsi dentro le mura di un carcere come agente della polizia penitenziaria. Di una persona che non c'è più si parla sempre bene. Per lo Sceriffo - come amavo appellarlo - è del tutto naturale. I suoi difetti, alcuni dovuti alle sue fragilità, venivano annullati dall'affetto spontaneo che riusciva a donare. Affetto ragionato, perché sapeva guardare dentro le persone e da uomo pratico sapeva distinguere chi voleva fregarlo e non era sincero. In certi momenti avverto la sua assenza. Non riesco a comprendere la ragione per la quale siamo stati privati della sua presenza. Quale disegno c'è in tutto questo?

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